1 / 2

Ucraina: si va in prima linea

La guerra è un luogo. Un territorio dai confini incerti, permeabili, mobili, abitato da romantici idealisti o cinici disperati, uomini troppo generosi o troppo aridi, troppo intelligenti o troppo stupidi per sopportare le sfide e le frustrazioni della pace. Le tante guerre non dichiarate di quest'epoca sono patrie avide di nuove cittadinanze. Concedono asilo e passaporto a chiunque sia disposto a imbracciare un fucile e sposare una causa, e spesso le due cose coincidono: la causa è il fucile, e la voglia d'imbracciarlo. Il Pravy Sector è una formazione paramilitare nazionalista, spesso confusa con il battaglione Azov, del quale non condivide l'ideologia razzista e la liturgia nazifascista. A differenza del battaglione Azov, apre le porte a chiunque voglia combattere contro le forze separatiste, filorusse, nella regione del Donbass, una guerra che la diplomazia internazionale e le agenzie di stampa avevano già dato per finita, in omaggio alla solita fretta, tutta occidentale, di dichiarare concluse guerre che molti vogliono combattere ancora. Per sapere quello che succede davvero devi andarci. Trovare una squadra di ricognitori, o esploratori – quelli che al fronte vanno a ridosso delle linee nemiche per spiarne i movimenti –, individuarne le postazioni d'artiglieria, segnalare i campi minati. E sentire, ascoltare il silenzio interrotto dal boato dei calibri forti. È quando fa silenzio che ti sale il cuore in gola, s'appiattisce come un vecchio tappeto di lana sui rumori degli alberi e del vento, che i tuoi timpani non hanno più la capacità di registrare.
Ci siamo andati con Ivan, un capitano che prima d'essere capitano insegnava pianoforte – lui lo chiama forte piano – e i suoi uomini. Settimo battaglione Pravy Sektor. Tutti ucraini, tutti dell'ovest del paese quelli della sua squadra: l'altra è composta da austriaci che in questa guerra, che paga poco, sono venuti per non star fermi tra un ingaggio e l'altro, per far curriculum, perché un mercenario che sta fermo troppo tempo s'arrugginisce e non lo vuole più nessuno.
È simpatico, Ivan. Lui non abita la guerra: questa la vive perché questa è casa sua. L'ha imparata, però, sicché puoi muoverti quando lui si muove e correre quando lui corre, perché ha orecchie allenate e distingue i miagolii anche nei boati. Non è così facile arrivare al fronte, devi aver la mappa in testa ed è una mappa di ricordi, battaglie, case, famiglie che t'hanno offerto un'albicocca o un caffè e che ora chissà dove sono. Tranne Marika e suo marito. Loro sono rimasti. Ostinati come muli, accidenti, perché quella casa se la sono costruita con le loro mani e su quella terra hanno vissuto tutta la loro vita. La squadra di Ivan gli porta un po' di provviste, un po' di denaro quando ce n'è. A guardar fuori dai teli di plastica, che hanno sostituito il vetro alle finestre, oggi c'è anche il maestro del villaggio. Nel suo giardino è esploso un grad, una scheggia s'è portata via la tazza di té che teneva in mano. «Qui è tutto minato», dice. Fuori, grad e mortai da 120mm celebrano una tregua in cui nessuno ha mai creduto. [ Ugo Lucio Borga ]


pubblicato in data 02-11-2015 in FuriarumAera

ECHOPHOTOJOURNALISM Ucraina UgoLucioBorga FuriarumAera






nello stesso progetto



notizie recenti



FPmag

direttore responsabile Sandro Iovine | sandro.iovine@fpmagazine.eu - caporedattore Stefania Biamonti - web developer Salvatore Picciuto | info@myphotoportal.com - coordinamento linguistico Nicky Alexander - traduzioni Nicky Alexander, Rachele Frosini - collaboratori Davide Bologna, Mimmo Cacciuni Angelone, Laura Marcolini, Stefano Panzeri, Pio Tarantini, Salvo Veneziano - referente per il Lazio Dario Coletti - referente per la Sardegna Salvatore Ligios - referente per la Sicilia Salvo Veneziano - redazione via Spartaco, 36 20135 Milano MI | redazione@fpmagazine.eu - tel. +39 02 49537170 - copyright © 2015 FPmag - FPmag è una pubblicazione Machia Press Publishing srl a socio unico - via Cristoforo Gluck, 3 20135 Milano MI | P.I. 07535000967 - C.F. 07535000967 - Registrazione del Tribunale di Milano n. 281 del 9 settembre 2014

about | newsletter | cookies, privacy, copyright

ITA - Informativa sui cookie • Questo sito internet utilizza la tecnologia dei cookies. Cliccando su 'Personalizza/Customize' accedi alla personalizzazione e alla informativa completa sul nostro utilizzo dei cookies, cliccando su 'Rifiuta/Reject' acconsenti al solo utilizzo dei cookie tecnici, cliccando su 'Accetta/Accept' acconsenti all'utilizzo dei cookies sia tecnici che di profilazione (se presenti).

ENG - Cookie policy • This website uses cookie technology. By clicking on 'Personalizza/Customize' you access the personalization and complete information on our use of cookies, by clicking on 'Rifiuta/Reject' you only consent to the use of technical cookies, by clicking on 'Accetta/Accept' you consent to the use of both technical cookies and profiling (if any).

Personalizza / Customize Rifiuta / Reject Accetta / Accept