1 / 3       Madrid, Spagna, martedì 24 giugno 2014. Amalio Barrul Gimenez e la sua famiglia sono stati sfrattati. Amalio Barrul Gimenez (41 anni), sua moglie, incinta, Isabel Morales Bachiller (35 anni) e i loro tre figli vivono con un reddito bassissimo: sono venditori ambulanti e ricevono assistenza sociale. Per 18 mesi hanno vissuto in una casa di proprietà della banca Bankia. Hanno cercato di negoziare un affitto più basso, ma la banca non ha sentito ragioni e li ha costretti a lasciare il loro appartamento. © Andres Kudacki/AP.
2 / 3       Madrid, Spagna, venerdì 21 novembre 2014. Carmen Martinez Ayuso (85 anni) ha perso il suo appartamento in seguito alla perdita del lavoro del figlio e all'impossibilità di pagare il mutuo e gli alti tassi di interesse. Gli attivisti si sono mobilitati contro questa decisione e si sono scontrati con la polizia antisommossa, ma è stata comunque sfrattata. © Andres Kudacki/AP.

3 / 3       Visione d'insieme dell'Église des Dominicains. Il lavoro di Andres Kudacki è esposto sulla sinistra. © FPmag.

Sotto sfratto

La Spagna al tempo della crisi. Potrebbe essere sintetizzato così il lavoro del fotoreporter argentino Andres Kudacki allestito nell'Église des Dominicains. Il suo progetto mostra infatti una serie di famiglie spagnole in forte difficoltà economica a seguito della perdita del lavoro e degli effetti causati dalle misure di austerità che, ormai da qualche anno, attanagliano i Paesi europei più vulnerabili. Uomini, donne, giovani, anziani, se non interi nuclei famigliari si trovano a fare i conti con una realtà estremamente difficile, che vede nell'improvvisa discesa negli inferi della precarietà e della povertà il dato più preoccupante. Una situazione che porta con sé una serie di conseguenze gravi e di difficile gestione tanto per le famiglie quanto per le istituzioni, tra cui, la più drammatica, è quella degli sfratti.
Ed è proprio su quest'ultimo aspetto che si concentra l'obiettivo dell'autore, vincitore del Prix ANI - PixPalace 2015. Le sue immagini dipingono un quadro agghiacciante, mostrando tutta la disperazione di coloro che, a rischio sfratto o con sfratti esecutivi in corso per insolvenza o a causa di malsane speculazioni immobiliari, si vedono sottrarre l'ultimo bene rifugio rimasto: la casa. Una piaga trasversale, che sembra non risparmiare nessuno, soprattutto i più deboli (economicamente e non solo). E a poco servono le proteste e le barricate delle associazioni a difesa dei nuclei famigliari in difficoltà: molte di queste famiglie finiscono letteralmente per strada. E mentre davanti agli occhi si susseguono immagini intessute di lacrime, disperazione, paura e incertezza per il futuro, nella testa sorge una domanda: dov'è lo Stato che tutela i cittadini? Negli scatti di Kudacki non c'è, anzi, mostra il suo volto più duro, incarnato dai poliziotti alle prese con gli sgomberi.
Tuttavia, se il lavoro ha il pregio di porre l'accetto su una problematica nazionale dal respiro ormai tristemente internazionale, l'insistenza sulla dimensione patemica del problema rende il tutto piuttosto ripetitivo, con il rischio di ottenere, nel medio-lungo periodo, il risultato di addormentare le coscienze invece di svegliarle. Complice la messa in sequenza, all'ennesimo volto solcato dalle lacrime o corpo trascinato via dalla polizia, si è portati a passare oltre, a non soffermarsi più sulle storie personali riportate in didascalia e, soprattutto, a non metterle più in relazione con i dati riportati nel testo introduttivo. Dati che si potrebbero riferire peraltro anche a molti altri stati europei, compreso il nostro. Come infatti spesso accade di fronte alla ridodondanza, si finisce per essere portati a prendere le distanze dal problema con un sospiro, e un miserrimo: «povera gente...». [ S. B. ]

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ESPAGNE: CRISE NATIONALE DU LOGEMENT ET EXPULSIONS
di Andres Kudacki
Église des Dominicains | fino al 13 settembre 2015
ingresso: gratuito

pubblicato in data 09-09-2015 in NOTIZIE / MOSTRE

VISA2015 StefaniaBiamonti






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