1 / 4       Tribunal temporaire, localité de Minova, République démocratique du Congo, febbraio 2014. Numerose vittime di stupro soffrono di problemi derivanti da stress post-traumatico. La donna che qui si appresta a testimoniare è in preda alla panico quando ripensa alla notte della violenza. Miracle Chibonga Zawadyi, una psicologa, cerca di riportarla al momento presente: «Sai dove sei? Non c'è niente da temere qui… Guarda l'uovo… Concentrati sul presente. Adesso sei qui, del tutto al sicuro». © Diana Zeyneb Alhindawi Lauréate du prix Visa d’or humanitaire du Comité international de la Croix-Rouge (CICR) 2015

2 / 4       Tribunal temporaire, localité de Minova, epubblica Democratica del Congo, febbraio 2014. Una vittima, a volto coperto per garantirne l'anonimato, testimonia davanti al tribunale militare in un'udienza a porte chiuse. Un membro della procura tiene il microfono e un avvocato difensore prende appunti. Gli accusati sono seduti in fondo alla sala.© Diana Zeyneb Alhindawi. Lauréate du prix Visa d’or humanitaire du Comité international de la Croix-Rouge (CICR) 2015.

3 / 4       Durante la visita alla mostra Viols: procès de Minova di Diana Zeyneb Alhindawi. © Stefania Biamonti/FPmag.

4 / 4       Durante la visita alla mostra Viols: procés de Minova di Diana Zeyneb Alhindawi.
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Stupri: il processo di Minova

Il lavoro di Diana Zeyneb Alhidawi ha vinto il premio Visa d'Or Humanitaiere du Comité International de la Croix Rouge (CICR) 2015. L'argomento dell'indagine giornalistica è il processo che si è tenuto dal 12 al 19 febbraio 2014 nel tribunale temporaneamente allestito a Minova, nella regione nord orientale della Repubblica democratica del Congo, sulle rive del lago Kivu.
All'origine del procedimento l'accusa di stupro nei confronti di 39 soldati appartenenti alle FARDC (Forces Armées de la République Démocratique du Congo) accusati di aver sottoposto, nel novembre 2012, la popolazione a dieci giorni di inaudita violenza. Si parla di più di mille tra donne, bambini e uomini violentati nella sola la località di Minova. In condizioni normali il procedimento giudiziario avrebbe dovuto avere come sede la città di Goma, ma le spese di viaggio sarebbero state eccessivamente onerose per le vittime, per cui le autorità locali decisero di trasferire temporaneamente il tribunale sul luogo in cui erano avvenuti i delitti. Questo atto ha rappresentato un reale passo avanti nei confronti della difesa delle vittime di violenza. Da non dimenticare che nel 2011 il rappresentante speciale delle Nazioni Unite aveva definito la Repubblica Popolare del Congo come la capitale mondiale dello stupro. Da sottolineare, tra l'altro, che si tratta della prima messa in stato d'accusa di militari, e che le denunce accolte dal tribunale militare non prevedono alcuna procedura di appello dopo l'emissione della sentenza. In ogni caso, nonostante l'avvicinamento eccezionale del tribunale e la procedura per proteggere l'identità e la sicurezza delle vittime (che sono comparse di fronte alla corte con un abbigliamento che non potesse consentirne il riconoscimento), solo quarantasette donne hanno prestato la loro testimonianza nei confronti dei 37 soldati effettivamente accusati di stupro. Il verdetto emesso il 5 maggio del 2014 ha riconosciuto colpevoli solo due militari, di cui uno condannato all'ergastolo.
Un lavoro già visto in precedenza in occasione di giurie di premi internazionali e decisamente interessante sotto il profilo giornalistico per l'importanza dell'evento documentato e le sue potenziali conseguenze in prospettiva, ma che inevitabilmente va incontro a limiti formali dettati dalla ristrettezza delle possibili situazioni documentabili in un ambito necessariamente ristretto. In altre parole, la gratificazione dello sguardo passa, come è più che giusto, in secondo piano rispetto alla portata giornalistica, figlia di un'intuizione e una ricerca di grande livello. [ S. I. ]


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VIOL: PROCÈS DE MINOWA
di Diana Zeyneb Alhidawi
Palais des Corts | fino al 13 settembre 2015
ingresso: gratuito

pubblicato in data 03-09-2015 in NOTIZIE / MOSTRE

VISA2015






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