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Intervista ad Alessandro Ariu, nuraghe Cuccurada, in occasione della mostra 2030: Birth of a Metropolis nell'ambito di BìFoto Fest 2019. © FPmag.

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BìFoto 2019: tra protostoria e futuro

Nella suggestiva sede del parco archeologico del Nuraghe Cuccurada, in mostra le fotografie di Filippo Venturi sull'avveniristica capitale del Kazakistan leggi...
MOSTRE

Da Corpi di reato di Tommaso Bonaventura, Alessandro Imbriaco e Fabio Severo. Vista del quartiere Scampia, Napoli, 2013. Le Vele sono un complesso di abitazioni costruite tra il 1962 e il 1975 nel quartiere Scampia di Napoli. L'utopia della città radiosa è diventata un centro di attività illegali controllato dai clan. Il punto d'osservazione, suggerito dalle forze dell'ordine, è un appartamento all'ultimo piano del Lotto G di via Labriola: luogo già considerato base operativa delle attività criminali del clan dei Vannella GrassiDa Corpi di reato di Tommaso Bonaventura, Alessandro Imbriaco e Fabio Severo. Vista del quartiere Scampia, Napoli, 2013.
Le Vele sono un complesso di abitazioni costruite tra il 1962 e il 1975 nel quartiere Scampia di Napoli. L'utopia della città radiosa è diventata un centro di attività illegali controllato dai clan. Il punto d'osservazione, suggerito dalle forze dell'ordine, è un appartamento all'ultimo piano del Lotto G di via Labriola: luogo già considerato base operativa delle attività criminali del clan dei Vannella Grassi.

Corpi di reato È un’archeologia visiva dei fenomeni mafiosi nell’Italia contemporanea. È il progetto sulle mafie di Tommaso Bonaventura, Alessandro Imbriaco e Fabio Severo esposto al Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo. Fino al 10 giugno 2018
MOSTRE

Rowland Scherman, Martin Luther King Jr. e Mathew Ahmann in mezzo alla folla durante la Marcia per i Diritti Civili. È in questa occasione che è stato pronunciato da Martin Luther King, davanti al Lincoln Memorial, il suo più famoso discorso dal titolo I have a dream. Washington, D.C., USA, 28 agosto 1963. © Rowland Scherman. Courtesy U.S. Information Agency - Press and Publications Service / NARA - National Archives and Records AdministrationRowland Scherman, Martin Luther King Jr. e Mathew Ahmann in mezzo alla folla durante la Marcia per i Diritti Civili. È in questa occasione che è stato pronunciato da Martin Luther King, davanti al Lincoln Memorial, il suo più famoso discorso dal titolo I have a dream. Washington, D.C., USA, 28 agosto 1963. © Rowland Scherman. Courtesy U.S. Information Agency - Press and Publications Service / NARA - National Archives and Records Administration.

I Have a Dream Presso La Casa di Vetro di Milano un'ampia selezione di immagini provenienti dagli Archivi di Stato americani ripercorre, in occasione del cinquantenario dell’assassinio di Martin Luther King, le fasi salienti della lotta per i diritti civili degli Afroamericani. Fino al 23 giugno 2018
MOSTRE

Alexander Rodchenko, Lilya Brik (1891-1978), definita dal poeta e politico cileno Pablo Neruda Musa dell’avanguardia russa. Scrittrice e socialista russa, era in relazione con molte figure rilevanti dell’avanguardia artistica russa negli anni tra il 1914 e il 1930. Fu amante dello scrittore Vladimir Mayakovsky e fu sposata a lungo con il poeta, editore e critico letterario Osip Brik (1888-1945). © Alexander Rodchenko/Heritage/AGFAlexander Rodchenko, Lilya Brik (1891-1978), definita dal poeta e politico cileno Pablo Neruda «Musa dell’avanguardia russa». Scrittrice e socialista russa, era in relazione con molte figure rilevanti dell’avanguardia artistica russa negli anni tra il 1914 e il 1930. Fu amante dello scrittore Vladimir Mayakovsky e fu sposata a lungo con il poeta, editore e critico letterario Osip Brik (1888-1945). Il suo nome era spesso abbreviato come Л.Ю. or Л.Ю.Б. che sono le prime lettere della parola russa «любовь», che tradotta significa amore, 1924. © Alexander Rodchenko/Heritage/AGF.

I Bolscevichi al Potere In occasione dei cento anni dalla presa del Palazzo d'Inverno, La Casa di Vetro di Milano ospita una mostra che tratteggia il profilo della Russia rivoluzionaria attraverso una sessantina di immagini storiche distribuite in Italia da AGF. Fino al 10 marzo 2018
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Miliziani all'assalto dell’Alcázar (Palazzo Reale) occupato da forze ribelli dell’esercito durante i primi momenti della ribellione franchista, Toledo, Spagna, 1936. Foto: Ministerio de Educación, Cultura y Deporte. Archivo General de la Administración, Fondo Archivo Fotográfico de la Delegación de Propaganda y Prensa de Madrid durante la Guerra Civil, Albero y Segovia Información Gráfica (Madrid, España)Miliziani all'assalto dell’Alcázar (Palazzo Reale) occupato da forze ribelli dell’esercito durante i primi momenti della ribellione franchista, Toledo, Spagna, 1936. Foto: Ministerio de Educación, Cultura y Deporte. Archivo General de la Administración, Fondo Archivo Fotográfico de la Delegación de Propaganda y Prensa de Madrid durante la Guerra Civil, Albero y Segovia Información Gráfica (Madrid, España).

Assedio a Madrid In anteprima, presso La Casa di Vetro a Milano, la mostra che racconta la Guerra Civile Spagnola attraverso le immagini dell'Archivo Fotográfico de la Delegación de Propaganda y Prensa de Madrid durante la Guerra Civil. Fino al 27 maggio 2017, in occasione dell’80º anniversario del conflitto
MOSTRE

Abu Ali Alzalam, 55 anni, è responsabile della resistenza guidata da Hezbollah. Hezbollah, forte dell’esperienza maturata fin dalla guerra contro Israele nel 1982, supporta il regime siriano. Abu Ali Alzalam prevede altri dieci anni di conflitto in Siria e moltre altre guerre nel mondo arabo. © Alessandro RotaAbu Ali Alzalam, 55 anni, è responsabile della resistenza guidata da Hezbollah. Hezbollah, forte dell’esperienza maturata fin dalla guerra contro Israele nel 1982, supporta il regime siriano. Abu Ali Alzalam prevede altri dieci anni di conflitto in Siria e moltre altre guerre nel mondo arabo. © Alessandro Rota.

Fotografie di guerra. Fotografie di pace Alla Galleria Expowall di Milano la prima personale di Alessandro Rota, giovane fotogiornalista italiano impegnato in diversi teatri di guerra e di crisi. Fino all'11 marzo 2017
MOSTRE Asia, Mongolia. © Alessandro Grassani.
Erdene Tuya together with her 3 years old son called Tuvchinj (he hugs a young sheep which sleeps with them) just wake up. In Mongolia's Arkhangai province, the Tsamba family lives on the edge, struggling through harsh winters alongside their herd of sheep. Severe winter conditions, known as Dzud, have been responsible for the deaths of half the family's once 2,000-strong herd over the past three winters. Recently, in search of warmer pastures, the Tsambas moved from Bulgan province in the north to this region near a central Mongolian village called Ulziit. Only in 2010, during one of the harsher Dzuds, more than 8 million sheep, cows, horses and camels died in Mongolia so around 20.000 herdsmen had no choice but to migrate towards Ulan Bator.
L'ultima illusione Un progetto a lungo termine del fotoreporter italiano Alessandro Grassani che indaga il drammatico fenomeno della migrazione causato dai cambiamenti climatici




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