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Rifiutati dalla sorte e dagli uomini di vieri brini ed emanuele policante

Sono intorno a noi, ma ci abbiamo fatto a tal punto l'abitudine che non le vediamo nemmeno più. Eppure le newslot sono una delle principali cause della sindrome GAP, dalle conseguenze sociali ed economiche disastrose

La dipendenza da Gioco d'Azzardo Patologico non colpisce solamente i giocatori, ma inevitabilmente finisce per coinvolgere tutte le loro relazioni sociali, trascinando nel vortice famiglie, parenti e amici. Quello che ne scaturisce è una sorta di incubo all'interno del quale si produce povertà sempre più diffusa e finiscono per essere intaccate anche le più comuni abitudini sociali.
La ricerca di possibili responsabilità porta lontano. Dallo Stato che ha legalizzato le Newslot per incrementare le proprie entrate, favorendone di fatto la diffusione, ai proprietari dei bar e dei locali dedicati che, spesso fingendo di non sapere, spingono i clienti verso il fallimento.
Il risultato è stata la creazione di un gigantesco ingranaggio che, anno dopo anno, diventa sempre più forte e quindi difficile da fermare e nel frattempo distrugge vite e attività economiche. Un ulteriore passo verso il baratro è stato fatto con la legalizzazione del gioco on-line, grazie al quale il giocatore patologico non deve nemmeno varcare la porta di casa ed entrare in un bar o in una tabaccheria, ma si limita a connettersi internet e il computer o un dispositivo mobile.
Il risultato è stata la creazione di un gigantesco ingranaggio che, anno dopo anno, diventa sempre più forte e quindi difficile da fermare e nel frattempo distrugge vite e attività economiche.
Un ulteriore passo verso il baratro è stato fatto con la legalizzazione del gioco on-line, grazie al quale il giocatore patologico non deve nemmeno varcare la porta di casa ed entrare in un bar o in una tabaccheria, ma si limita a connettersi a internet con il computer o un dispositivo mobile.
Le vincite (quando si verificano) sono immediate, ma certo non è tutt'oro quel riluce.





Rifiutati dalla sorte e dagli uomini di Vieri Brini ed Emanuele Policante - sito web

Se le vincite sono immediate, lo è anche la possibilità (quasi una certezza) di perdere grandi somme di denaro in pochissimo tempo. I divieti ai minori di diciotto anni non hanno certo limitato l'estendersi delle fasce di dipendenza che ormai coinvolgono tanto i giovanissimi quanto gli anziani, le casalinghe come i padri di famiglia. Nessuno allo stato attuale delle cose può concretamente interdire, né tantomeno vietare l’accesso a chi vuole giocare alle Newslot. L'effetto di questa diffusione smodata di apparecchi, contemporanea alla nascita di una fitta rete di veri e propri mini-casinò in franchising, ha finito per intaccare profondamente il tessuto socio-culturale italiano erodendo, giorno per giorno, patrimonio e rapporti umani. Le conseguenze pratiche sono spaventose, come in tutti quei casi in cui subentri la dipendenza, non importa se da sostanze stupefacenti o da gioco. Chi ne rimane vittima perde ogni orizzonte e la sua vita inizia a ruotare inevitabilmente intorno a un unico perno, risucchiando energie vitali ed economiche e avviando vere e proprie tragedie.
Ma quali sono, in pratica, i costi sociali che ha prodotto la legalizzazione indiscriminata del gioco d'azzardo? Come e dove l'esigenza dello Stato di fare cassa si è tramuta in un boomerang che può colpire in modo arbitrario qualunque cittadino? Quale potrà essere il futuro di una Nazione di giocatori incalliti?
Sono questi solo alcuni degli interrogativi angosciosi che pone la visione del documentario Rifiutati dalla sorte e dagli uomini, scritto e diretto da Vieri Brini ed Emanuele Policante, proiettato al Teatro alle Vigne a Lodi nell'ambito del Festival della Fotografia Etica 2014. Un esempio di come non solo la fotografia, ma anche il cinema possa essere etico.


Vieri Brini ed Emanuele Policante - sito webVieri Brini ed Emanuele Policante - registi e sceneggiatori, sono nati rispettivamente il 1979 a Gattinara (Vercelli) e 1978 a Biella. Hanno diretto cortometraggi e documentari, presentati in numerosi festival nazionali ed internazionali tra i quali: Torino Film Festival (2007 e 2008), Festival del Cinema Italiano di Istanbul (2009), Festival du Court Metrage de Brest (2009), Festival del Corto La 25a Ora La7 (2007 e 2010), Med Film Festival (2009), Corto in Bra (2010), Est Film Festival (2010), Visionaria Film Fest (2010), Filmakers al Chiostro (2009 e 2010), Short Stories - Coming Soon TV (2012).

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