Ritratti africani dall’Australia

La città di Lecce ─ alla ribalta nei decenni più recenti per lo sviluppo esponenziale del turismo in quel Salento cui sono particolarmente legato perché la terra delle mie origini ─ è diventata una città molto dinamica da un punto di vista culturale. Questa vivacità si ritrova anche in una serie di iniziative che riguardano il campo della fotografia e che movimentano l’interesse verso di essa in tutta la regione.
Nel capoluogo salentino, tra l’altro, è nato da qualche anno uno spazio dedicato alla fotografia, LO.FT – Locali Fotografici, gestito da due dinamiche operatrici, Alice Caracciolo e Francesca Fiorella, che non è una semplice galleria ma uno spazio multimediale, così come si definiscono: Spazio espositivo destinato ad autori emergenti e affermati, sede di workshop e masterclass, mostre, eventi fotografici, presentazioni di libri, bookshop con saggi, riviste e libri fotografici da poter acquistare oppure consultare […].

Atong Atem, Nyawir. © Aton Atem.

A LO.FT viene presentata fino al 20 giugno 2017 la mostra The Studio Series della giovane artista sudanese Atong Atem, di stanza a Melbourne, in Australia. In mostra, una serie di ritratti di migranti della diaspora africana che vivono in Australia. Si tratta di fotografie che ripropongono, sotto l’aspetto cromatico, la vivacità degli abiti e dei fondali, sempre ricchi di colori e disegni secondo la tradizione africana: una vivacità che spesso contrasta con la malinconia dei volti e delle espressioni, in sintonia, queste, con la difficile situazione dei soggetti ritratti, esuli alla ricerca e conferma della loro identità nazionale.

Atong Atem, Ajokl. © Aton Atem.

Si cita giustamente, nel comunicato che accompagna la mostra, il riferimento a quei grandi fotografi africani, sconosciuti fino a qualche decennio fa nella cultura fotografica occidentale, come Malick Sidibé, scomparso lo scorso anno, e che hanno segnato con i loro intensi ritratti il complesso e lungo periodo del passaggio dal colonialismo all’indipendenza delle nazioni africane.

Atong Atem, Studio #1. © Aton Atem.

Certo l’approccio al ritratto fotografico dei nativi è molto diverso da quello di alcuni pur grandi fotografi occidentali: pensiamo ai ritratti realizzati da Irving Penn in molti Paesi del Terzo Mondo, pure basati su un’impostazione classica, ma che lascia sempre trasparire quel relativo distacco da un realismo immediato a favore di un ritratto emblematico, dove il soggetto diventa simbolo.
Atong Atem, invece, risulta più vicina a un realismo diretto, necessario a raccontare bellezza e disagio esistenziale, con una forma di antropologia visuale adeguata alla vita dei soggetti così pesantemente condizionati dalle vicende storiche che li vedono coinvolti.

Atong Atem, Morayo. © Atong Atem.

La mostra fa parte di un più ampio progetto di ricerca intitolato VICURE, nato da un’idea di Francesca Fiorella, e si sviluppa sul rapporto tra identità, memoria e arte visuale. «VICURE indaga – come dichiarano le curatrici – attraverso la fotografia, sui cambiamenti e sulle trasformazioni della società di oggi e su come le minoranze si relazionano all’interno del tessuto sociale». [ Pio Tarantini ]

Atong Atem. The Studios Series
a cura di Vicure e LO.FT
LO.FT – Locali Fotografici, via Ernesto Simini, 6/8 - Lecce
19 maggio – 20 giugno 2017

orario: da martedì a sabato, ore 10,00 - 13,00 e 17,00 - 20,00 | domenica e lunedì chiuso
ingresso: libero
info: 349 8797914
localifotografici@gmail.com
localifotografici.tumblr.com

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[ RISORSE INTERNE ]
◉ [ FPart ] FPart: la rubrica di Pio Tarantini
◉ [ ARLES2016 ] Tear My Bra
◉ [ PHOTOLUX15 ] Resilients di Joana Choumali

[ RISORSE ESTERNE ]
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