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Abu Ali Alzalam, 55 anni, è responsabile della resistenza guidata da Hezbollah. Hezbollah, forte dell’esperienza maturata fin dalla guerra contro Israele nel 1982, supporta il regime siriano. Abu Ali Alzalam prevede altri dieci anni di conflitto in Siria e moltre altre guerre nel mondo arabo. © Alessandro Rota1 / 8       Abu Ali Alzalam, 55 anni, è responsabile della resistenza guidata da Hezbollah. Hezbollah, forte dell’esperienza maturata fin dalla guerra contro Israele nel 1982, supporta il regime siriano. Abu Ali Alzalam prevede altri dieci anni di conflitto in Siria e moltre altre guerre nel mondo arabo. © Alessandro Rota.

Struttura ospedaliera governativa che serve una comunità di 14000 persone provenienti da zone vicine. Il Sud-Sudan ha il più alto tasso di mortalità infantile del mondo. 1 donna su 30 muore di parto; 1 bambino su 10 muore prima di raggiungere l'età di 5 anni per malattie facilmente prevenibili o curabili. Abuyung, Lake State, Sud-Sudan, ottobre 2015. © Alessandro Rota2 / 8       Struttura ospedaliera governativa che serve una comunità di 14000 persone provenienti da zone vicine. Il Sud-Sudan ha il più alto tasso di mortalità infantile del mondo. Una donna su trenta muore di parto; un bambino su dieci muore prima di raggiungere l'età di 5 anni per malattie facilmente prevenibili o curabili. Abuyung, Lake State, Sud-Sudan, ottobre 2015. © Alessandro Rota.

Festival dei Villaggi. Negli anni, nel distretto amministrativo di Fatik sono state alfabetizzate 500 donne che hanno frequentato anche corsi sui diritti civili con autorità amministrative e religiose locali. 
Molte donne sono tutt’ora all’oscuro dei diritti acquisititi col matrimonio, come il mantenimento in caso di separazione, dei diritti successori e soprattutto del diritto alla salute. Diofor, Senegal, 8 Dicembre 2016. © Alessandro Rota.3 / 8       Festival dei Villaggi. Negli anni, nel distretto amministrativo di Fatik sono state alfabetizzate 500 donne che hanno frequentato anche corsi sui diritti civili con autorità amministrative e religiose locali. Molte donne sono tuttora all’oscuro dei diritti acquisititi col matrimonio, come il mantenimento in caso di separazione, dei diritti successori e soprattutto del diritto alla salute. Diofor, Senegal, 8 Dicembre 2016. © Alessandro Rota.

I tossicodipendenti trovano riparo vicino al grande mercato cittadino. L’esercito italiano non ha ancora lasciato il paese, prolungando il conflitto contro i talebani a sostegno del governo ufficiale. Kabul, Afghanistan. © Alessandro Rota.4 / 8       I tossicodipendenti trovano riparo vicino al grande mercato cittadino. L’esercito italiano non ha ancora lasciato il Paese, prolungando il conflitto contro i talebani a sostegno del governo ufficiale. Kabul, Afghanistan. © Alessandro Rota.

Una donna incinta è in attesa di effettuare un’ecografia. Yungar per la Pace Onlus opera da quindici anni in alcuni villaggi senegalesi posti attorno a Fimela nel delta del Sinè-Saloum. Grazie anche al supporto della Fondazione Monzino l’Associazione ha dotato l’ospedale di un gabinetto dentistico, di un laboratorio per la diagnosi della tubercolosi e di una radiologia. Ospedale di Diofor, Diofor, Senegal, 7 Dicembre 2016. © Alessandro Rota5 / 8       Una donna incinta è in attesa di effettuare un’ecografia. Yungar per la Pace Onlus opera da quindici anni in alcuni villaggi senegalesi posti attorno a Fimela nel delta del Sinè-Saloum. Grazie anche al supporto della Fondazione Monzino, l’Associazione ha dotato l’ospedale di un gabinetto dentistico, di un laboratorio per la diagnosi della tubercolosi e di una radiologia. Ospedale di Diofor, Diofor, Senegal, 7 Dicembre 2016. © Alessandro Rota.

Pozzi petroliferi dati alle fiamme dall’ISIS durante la ritirata da Mosul. I civili soffrono ancora di gravi conseguenze respiratorie. Regione di Qayyarah, Iraq, 31 Ottobre 2016. © Alessandro Rota6 / 8       Pozzi petroliferi dati alle fiamme dall’ISIS durante la ritirata da Mosul. I civili soffrono ancora di gravi conseguenze respiratorie. Regione di Qayyarah, Iraq, 31 Ottobre 2016. © Alessandro Rota.

In Senegal cristiani e musulmani hanno sempre convissuto pacificamente. La nuova costituzione approvata nel 2001 riconosce la laicità dello stato e la libertà di culto. Chiesa cristiana, Fimela, Senegal, 8 Dicembre 2016. © Alessandro Rota.7 / 8       In Senegal cristiani e musulmani hanno sempre convissuto pacificamente. La nuova costituzione, approvata nel 2001, riconosce la laicità dello Stato e la libertà di culto. Chiesa cristiana, Fimela, Senegal, 8 Dicembre 2016. © Alessandro Rota.

Vita quotidiana sulle rive del fiume Saloum. Diofior è un pittoresco e suggestivo villaggio adagiato su una delle insenature del fiume. Lì nacque Léopold Sedar Senghor, primo presidente della repubblica Senegalese e padre della negritudine, il movimento letterario, culturale e politico sviluppatosi nel XX secolo nelle colonie francofone. La cultura della pace sta producendo cittadini consapevoli dei propri diritti e dei propri doveri, cittadini cioè pronti a contribuire anche economicamente per aiutare i giovani a imparare un mestiere, per poter lavorare in loco e non essere costretti all’emigrazione di cui conosciamo le dolorose conseguenze. Parco Nazionale del delta del Saloum, Senegal, 8 Dicembre 2016. © Alessandro Rota8 / 8       Vita quotidiana sulle rive del fiume Saloum. Diofior è un pittoresco e suggestivo villaggio adagiato su una delle insenature del fiume. Lì nacque Léopold Sedar Senghor, primo presidente della repubblica Senegalese e padre della negritudine, il movimento letterario, culturale e politico sviluppatosi nel XX secolo nelle colonie francofone. La cultura della pace sta producendo cittadini consapevoli dei propri diritti e dei propri doveri, cittadini cioè pronti a contribuire anche economicamente per aiutare i giovani a imparare un mestiere, per poter lavorare in loco e non essere costretti all’emigrazione di cui conosciamo le dolorose conseguenze. Parco Nazionale del delta del Saloum, Senegal, 8 Dicembre 2016. © Alessandro Rota.

Fotografie di guerra. Fotografie di pace

La Galleria Expowall di Milano ospita Fotografie di Guerra | Fotografie di un Progetto di Pace, la prima mostra personale del giovane fotoreporter di guerra Alessandro Rota.
La mostra, prodotta e promossa dalla stessa galleria milanese, riunisce una selezione di trenta stampe fine-art che ripropongono altrettante immagini scattate dall'autore tra Afghanistan, Iraq, Sud-Sudan e Somalia, in cui ha documentato l'evolversi, le ricadute sociali e i risvolti umanitari dei rispettivi conflitti per alcune delle più importanti testate nazionali e internazionali, come La Repubblica, L’Espresso, Der Spiegel, Newsweek, National Geographic USA, Sportweek, Vanity Fair, Le Figaro, Corriere della Sera, Alzajeera, The Sunday Times, Vice USA, Internazionale, RAInews, NBC News, The Guardian e Financial Times.

«Afghanistan, Iraq, Sud-Sudan e Somalia – racconta Alessandro Rota, la cui personale verrà inaugurata giovedì 23 febbraio 2017, alle ore 18,00 – sono paesi lontani: lontani geograficamente, lontani dal vissuto quotidiano e da tutto ciò a cui siamo abituati. Paesi che ho visitato nel corso degli ultimi quattro anni per raccontare storie di conflitto. Considero la fotografia un linguaggio ed ogni immagine un frammento di realtà rubato allo scorrere inesorabile del tempo, capace di avvicinare le società e scuotere gli animi mettendoci davanti alla condizione di altri esseri umani. Istanti di crudeltà ed attimi di gioia».

Tra le immagini in mostra compaiono tuttavia anche quelle, di tutt'altro genere, realizzate dall'autore in Senegal nel dicembre 2016. Expowall aveva infatti commissionato a Rota un reportage in questo stato africano volto a testimoniare la pace, lo sviluppo e la cultura di alcuni villaggi posti attorno a Fimela (distretto amministrativo di Fatik) nel delta del Sinè-Saloum. «Qui – come spiega il testo di presentazione dell'evento – opera da quindici anni Yungar per la Pace Onlus fondata dall’Avvocato milanese Gianfranco Candela e da sua moglie Maria Cristina Koch epistemologa, psicoterapeuta e saggista. La logica del loro approccio è quella di affiancarsi ai residenti per offrire loro competenze e aiuti economici utili a realizzare gli obiettivi stabiliti dalla stessa comunità partendo da corsi di alfabetizzazione per oltre cinquecento donne (in Senegal è analfabeta oltre il 50% della popolazione) e da corsi sui diritti civili tenuti da autorità amministrative e religiose locali. Le donne infatti sono per lo più all’oscuro dei diritti acquisititi col matrimonio (p.e. il mantenimento in caso di separazione) oltre che dei propri diritti successori. Le donne alfabetizzate sono state così il motore della campagna per la lotta alla tubercolosi grazie all’intervento specialistico di Stop TB Italia e del potenziamento dell’Ospedale di Diofor, a cui è dedicata parte della mostra».

Fotografie di Guerra | Fotografie di un Progetto di Pace
Galleria Expowall, via Curtatone, 4 - Milano
23 febbraio – 11 marzo 2017

orario: da martedì a sabato, ore 15,00 - 18,00 e su appuntamento
ingresso: libero
info: 02 87287961
info@expowallgallery.com
www.expowallgallery.com


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RISORSE ESTERNE
Alessandro Rota
Yungar per la Pace Onlus
Galleria Expowall

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pubblicato in data 23-02-2017 in NOTIZIE / MOSTRE

AlessandroRota GalleriaExpowall






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